SPETTACOLI - Nuovo Progetto 1

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Spettacoli e calendario
Le date e le città dei prossimi mesi
Lucio incontra Lucio
Omaggio ai cantautori italiani
2pm / 4pm / 9pm - Verifica le disponibilità BUY TICKETS >>

Da un'idea di Liberato Santarpino
con Sebastiano Somma

Il concerto denominato Lucio incontra Lucio prevede la realizzazione di una performance musicale dedicate a due notevoli artisti di fama nazionale e internazionale. Si tratta di Lucio Battisti e Lucio Dalla: il primo, tra i più grandi, influenti e innovativi cantanti italiani di sempre, è considerato una delle massime personalità nella storia della musica leggera italiana. La sua produzione ha impresso una svolta decisiva alla musica pop/rock italiana da un punto di vista strettamente musicale. Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica. Lucio Dalla invece, nato nello stesso anno e nello stesso mese con un giorno di differenza dal primo, ha una formazione jazz e, anch’egli, è stato uno dei più importanti, influenti e innovativi cantautori italiani. Alla ricerca costante di nuovi stimoli e orizzonti, si è addentrato con curiosità ed eclettismo nei più diversi generi musicali, collaborando e duettando con molti artisti di fama nazionale e internazionale. Autore inizialmente solo delle musiche, si è scoperto in una fase matura, anche paroliere e autore dei suoi testi. La sua copiosa produzione artistica ha attraversato numerose fasi: dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore, arrivando a varcare i confini dell'opera e della musica lirica.
Entrambi, con le differenze geografiche di provenienza e di stile musicale, hanno dato lustro al panorama della musica italiana introducendo elementi di assoluta innovazione nella canzone italiana. Sicuramente non sono mai stati l’uno contro l’altro, anzi, certamente si sono apprezzati sia umanamente che artisticamente. Così diversi ma uniti dalla esigenza della sperimentazione di nuove strutture musicali.
Erano gli inizi degli anni ottanta quando Dalla parlò a Battisti di un suo grande progetto da fare insieme: una grande tournèe e poi un disco da incidere. Battisti rifiutò l’invito, perché ormai immerso in una nuova sperimentazione musicale con quella decisione devastante di sparire dalle scene.
Lucio incontra Lucio quindi, prova a figurare quell’incontro artistico mai avvenuto, anche se solo immaginario, raccontando attraverso le loro canzoni - eseguite dalle voci di Alfina Scorza - Elsa Baldini - Paola Forleo - Francesco Curcio  e Marco De Gennaro al pianoforte Gianmarco Santarpino al sax Aldo Vigorito  al contrabbasso Giuseppe La Pusata alla batteria e Lorenzo Guastaferro al vibrafono – uno spaccato musicale che parte dagli anni ’60 per arrivare ai nostri giorni.
Il filo rosso della presentazione dei brani eseguiti è affidato al noto attore Sebastiano Somma che, con i musicisti dal vivo e i cantanti, interpreta entrambi i cantautori sottolineando affinità e differenze.

Nuova produzione musicale

Produzione: Orchestra da Camera della Campania         
Da un’idea di Liberato Santarpino, regia Sebastiano Somma
Immagini multimediali Sara Santarpino per Lumetrie e Mariano Soria
Disegni animati Irene Servillo

Lo spettacolo viene venduto come concerto di musica leggera

Matilde, l'amore proibito di Neruda
di Liberato Santarpino
2pm / 4pm / 9pm - Verifica le disponibilità  BUY TICKETS >>

Lo spettacolo  scritto da Liberato Santarpino è un incontro tra il fascino della poesia e la musica legata alla tradizione sudamericana del tango e racconta, attraverso la voce di Pablo Neruda, interpretato dall’attore Sebastiano Somma  e Matilde Urrutia, interpretata dall’attrice Morgana Forcella, amante e poi sposa del grande poeta cileno, questa grande storia d’amore che la coppia visse per molti anni in vari paesi in giro per il mondo. Nello spettacolo Pablo e Matilde raccontano l’avventurosa storia del loro amore, nato quando Pablo era ancora legato alla seconda moglie, Delia del Carril, dei loro incontri clandestini a Berlino, Nyon, a Roma fino al paradiso di Capri rifugio segreto dove i due amanti si uniscono in un matrimonio simbolico celebrato dalla luna. Nello spettacolo oltre alla figura di grande poeta viene fuori un ritratto completo dello scrittore appassionato cantore dell’epica dei poveri, sicuramente fra i più pronti ad assumere nella propria voce le istanze degli oppressi. Si evidenzia inoltre nella figura di Matilde, la sua grande capacità di essere per Neruda forse la fonte di massima ispirazione di scrittura della sua vita. Per lei infatti il poeta scriverà sicuramente le più belle poesie della sua immensa produzione Lo spettacolo si chiude con il tragico golpe ad opera del generale Pinochet nel 1973 e che vede negli stessi giorni la morte del grande poeta che vede svanire di colpo le speranze di democrazia e di libertà per il proprio paese per cui aveva lottato per tutta la vita.  il reading teatrale vede la partecipazione dell’attore Sebastiano Somma nella doppia veste sia di protagonista che di regista. Una regia sicuramente attenta e finalizzata a scavare le emozioni di un uomo, di una donna e di un popolo, lasciando alla parola e alla musica la missione più alta, e alle immagini, un contorno visivo di immaginazione storica, una regia romantica e passionale, al servizio di una grande storia d’amore carica di emozioni e passioni.
La parte musicale tutta improntata sul tema dei tanghi è affidata ad un quintetto di musicisti d’eccezione capitanati da Emilia Zamuner alla voce al bandeneon da Giuseppe Scigliano, Marco De Gennaro  al pianoforte, Gianmarco Santarpino al sassofono e  Liberato Santarpino al  violoncello
ballerini Enzo Padulano e Francesca Accietto
Le scene e le immagini sono a cura di Lumetrie studio multimediale di Roma
Il service audio e disegno luci sono di Free Service di Ciro Ascione
Spettacolo Teatrale Codice SIAE 937893A con musiche di scena

Il vecchio e il mare
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2pm / 4pm / 9pm - Verifica le disponibilità ACQUISTA IL TICKET >>

Da un'idea di Liberato Santarpino
con Sebastiano Somma

Il vecchio Santiago sfida le forze incontenibili della natura nella disperata caccia a un enorme pescespada dei Caraibi, e poi nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della riuscita nell'impresa. Forse per la prima volta nella sua vita, mentre ingaggia il corpo a corpo coi suoi nemici acquatici, si scopre coraggioso e fiero. Capisce che si può vincere, anche se dovrà realizzare che nella vittoria si nasconde la sconfitta, eterno dramma dell'essere umano. Il pescespada, durante la lotta, rimane sempre sotto l’acqua, il pescatore non lo vede mai, anche se vorrebbe vederlo, vorrebbe sapere con chi ha a che fare: probabilmente è simbolo di un male più profondo, una ferita che ogni uomo non può eludere ma solo affrontare con tutte le forze che ha in corpo.
Il ragazzino Manolin è l'unico che lo capisce e gli è fedele. Ha imparato il mestiere di pescatore e tutti i segreti dal vecchio, ma è costretto ad abbandonare il suo amico di viaggio, per volere dei genitori, che desiderano peschi su un’altra barca con maggior fortuna. Manolin però è molto affezionato al vecchio e, appena può, se ne prende cura come se fosse un figlio: un figlio che sogna i leoni! Nel rapporto intenso col ragazzino e nel ritrovarsi vincitore triste, Santiago trova la ragione della propria esistenza. Dalla loro amicizia capiamo che, probabilmente, il calore umano è l’unico medicamento possibile per alleviare quel male profondo che è dentro ognuno di noi.
Alla fine della sua grande carriera di scrittore, Ernest Hemingway rimedita i temi fondamentali di ciò che ha elaborato negli anni, nella cornice simbolica di un'epica individuale e, contemporaneamente, ripercorre i grandi modelli letterari che, come Moby Dick, hanno reso celebre la letteratura nordamericana.

DONNAMORE
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Da un'idea di Liberato Santarpino

“Donnamore” uno spettacolo e un progetto di Liberato Santarpino e Giovanna Iovine, una dedica all’universo femminile attraverso i più importanti personaggi della storia,
Il filo conduttore dello spettacolo, è il sentimento dell’amore delle donne, in tutte le sue forme: “…dove porta le donne a voler vivere il sentimento dell’amore fino in fondo…?”.
In “Donnamore”, l’attrice e cantante Emilia Zamuner accompagnata da 4 musicisti interpreta il cambiamento del ruolo femminile avvenuto nel tempo, attraverso figure della storia come Didone (regina di Cartagine, immolatasi sul rogo per il dolore dell’abbandono), la Madonna (e il suo dolore di madre per la morte di un figlio), Ipazia (la prima donna matematica della storia, uccisa dagli uomini per il suo sapere), Francesca da Rimini (uccisa per l’amore dimostrato), Giovanna D’Arco (guerriera per la sua terra e per il suo popolo), Anna Frank (vita spezzata dalle ideologie folli di un uomo), Madre Teresa di Calcutta (e il suo amore per i più deboli della terra), con particolare attenzione all’evolversi della relazione tra i sessi e all’atteggiamento degli uomini nei confronti delle donne. Attraverso un testo dal linguaggio accessibile ad ogni fascia di pubblico, lo spettacolo tocca con semplicità e leggerezza temi difficili, legati dal filo conduttore della musica e della danza.
Il progetto “Donnamore” nasce con l’intento di sensibilizzare alla “cultura del
rispetto” attraverso un’esperienza visiva ed emotiva – quale uno spettacolo teatrale riesce ad essere– agendo da collettore di più interessi e da luogo di incontro e di scambio tra diversi contesti (famiglia, lavoro, tessuto socio-culturale, territorio).
“È possibile immaginare una convivenza tra generi che non degeneri in violenza?”.
Una domanda apparentemente banale, che rappresenta anche il sottotitolo di “Donnamore”,con una risposta che parrebbe scontata. Purtroppo le cronache sovvertono senza pietà questa convinzione, raccontando quotidianamente di soprusi, uccisioni, angherie e violenze di ogni sorta, molto spesso, se non sempre, ai danni delle donne. È per questo motivo che “Donnamore” porta in scena la vita di alcune donne che hanno segnato la storia attraverso una voce narrante che, di volta in volta, assume i tratti di un nuovo personaggio. “Donnamore” è il tentativo di andare oltre il preconcetto della diversità e della differenza di genere, costruendo, tramite le forme dell’arte, una nuova e sana consapevolezza nel rapporto tra uomini e donne.

Produzione e distribuzione: Associazione Orchestra da camera della Campania
Spettacolo teatrale con musiche Codice Siae 902978B
Bandeneon Giuseppe Scigliano - Pianoforte Marco De Gennaro
Sassofono Gianmarco Santarpino - Violoncello Liberato Santarpino
Attrice e voce solista Emilia Zamuner
CONTATTI
Via Passanti, 250 Scafati (SA)
tEL. 0818509185 - 3481643954
3393990010 - 3351277521
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